Conclusi con successo i giochi sforzeschi a Milano
Si sono appena conclusi i tornei damistici inseriti nel contesto dei tradizionali Giochi Sforzeschi, manifestazione sponsorizzata dall’ Università Europea degli Sport della Mente e organizzata da Italia Kiin - Accademia dei Giochi con il contributo e patrocinio della D.G. Giovani Sport, Turismo e Sicurezza di Regione Lombardia e con il patrocinio di Comune di Milano. L’evento, oramai diventato storico viste le innumerevoli edizioni svolte, si è appunto dimostrato il contorno ideale per le tre gare di dama italiana ed internazionale svolte dal 04.12 al 08.12, in quanto è stato possibile per gli atleti, giocare in un contesto ricco di pubblico interessato ed incuriosito dalla disarmante semplice complessità che solo il gioco della dama può offrire, considerando anche la grande diffusione di questo svago popolare. Per semplice complessità si intende la facilità con cui ogni persona può velocemente apprendere quale sia lo scopo del gioco, ed i propri mezzi per conseguire i risultati, ma ben più complicate si rivelano poi le dinamiche e gli schemi di questa affascinante disciplina, che vanta miliardi di miliardi di combinazioni possibili, per quanto riguarda la classica dama italiana, mentre alla dama internazionale và di certo il titolo di gioco più complesso al mondo, sempre considerandolo all’interno della propria categoria. La maggiore complessità e diversità della dama a sistema internazionale è determinata dal fatto che innanzitutto è costituita da un maggior numero di caselle (100) e di conseguenza anche di pedine (40) e che la dama può anche essere presa dalle singole pedine, pur quest’ultima possedendo la dote degli alfieri negli scacchi, cioè la capacità di saltare un numero indefinito di caselle sulle proprie diagonali. Tutto ciò favorisce lo scaturire di incredibili combinazioni che rendono affascinante lo studio della tecnica e della posizione in gioco. Tornando invece ai giochi di Milano, vera ultima sessione agonistica della stagione, si segnalano due grandi nomi di grandi campioni che in questa occasione si sono confermati aggiudicandosi rispettivamente il XII Memorial Franzioni e la Coppa Città di Milano. Il primo si chiama Marcello Gasparetti del CD Romano, che con 8 punti si aggiudica la gara di dama italiana superando per quoziente il Grande Maestro Daniele Bertè ed il Maestro Bresciano Diego Signorini. Penalizzato dal quoziente, ed a un solo punto di distanza si posiziona 5° il Grande Maestro Mario Fero, Campione Italiano in carica. Il secondo illustre nome invece, è quello di Eusebio Cabral de Brito Matos, che nella gara a sistema internazionale precede tutti a quota 7 punti, aggiungendo la ciliegina sulla torta del 2010, che lo ha reso indubbiamente uno dei protagonisti assoluti di questa disciplina. Nel contesto milanese, si sono svolti inoltre i primi campionati italiani a coppie di dama internazionale, vera novità di quest’anno. Ad avere la meglio è stato il duetto composto dal Grande Maestro Daniele Bertè ed il compagno, il Maestro Roberto Tovagliaro. Vediamo infine nel consueto schema, un finale di dama italiana in cui il bianco muove e vince. (Soluzione: 15-11 24-6 25-21 19-28 21-5 30-23 5-2 8-15 2-18 28-23 18-22 23-20 22-19 20-24 19-23 B.V.)
mercoledì 15 dicembre 2010
martedì 14 dicembre 2010
Dal M.V. del 08.12.10
Didattica damistica, Franco Manetti di Livorno svela i segreti
Per gli appassionati della tecnica agonistica si dedica con la rubrica odierna, uno spazio riguardante le più belle partite giocate nei campionati italiani assoluti, trovate ed analizzate dal maestro bresciano Pierluigi Perani. Vediamo una brillante partita giocata al campionato assoluto di Marghera (2003) tra i maestri Franco Manetti di Livorno e Leopoldo Duo’ di Rovigo. Prima di analizzare la partita è doveroso fare una breve presentazione del grande campione Manetti. Nato nel 1948 in provincia di Pisa, risiede a Livorno da oltre 40 anni. Inizia a giocare a dama nel 1963 presso il Circolo Poligrafici. Nel 1964, all'età di 16 anni, vince ad Albissola Marina (SV) il Campionato Italiano Juniores. In quegli anni a Livorno Manetti ha avuto l’opportunità di approfondire lo studio giocando con grandi giocatori di importanza nazionale, basti pensare al grandissimo Piero Piccioli, campione Italiano assoluto per ben 7 volte, al Campione Italiano assoluto del 1964 Manlio Ganni, al grande teorico Maestro Arturo Gennari, al Maestro Vestri, e al Maestro Greganti, e tanti altri grandi giocatori che in quel periodo frequentavano il circolo damistico livornese come Luciano Gennari, G. Franco Mariani, questi ancora in attività. Sale velocemente di categoria vincendo numerose gare al punto di essere promosso alla categoria nazionale scavalcando a piè pari la allora categoria regionali. Il Manetti è l' unico componente della squadra ad essere sempre presente in tutte le edizioni vinte dalla squadra di Livorno, compresa quella appena trascorsa di Palermo. Nel 1984 vince in Sardegna a Quartu S. Elena (CA) per distacco il Campionato Italiano dei Candidati Maestri, guadagnandosi così sul campo il titolo di Maestro. Dal 1985 è stato quasi sempre presente al Campionato Italiano Assoluto, ( partecipa 16 volte) ottenendo per due volte l' Oscar per la miglior partita disputata durante l' arco di un intero campionato (1985 - 1988) Nel 1988 al Campionato Italiano Assoluto si piazza al terzo posto con lo stesso punteggio del primo. Manetti ha Vinto numerose gare nazionali tra cui il prestigioso Trofeo Burlamacco di Viareggio (vittoria in tre edizioni) a cui partecipavano i più titolati giocatori italiani, la Coppa Città di Pontedera (per tre edizioni), la Gara di Monsigliolo (PG) ed altre. Ha vinto inoltre per due volte l' importante Coppa Città di Perugia gara nazionale della durata di due giorni. Al Campionato Italiano Assoluto del 2002 si è classificato al 5 posto. Tutto questo senza considerare che Franco Manetti è l’allenatore, se così si può definire, o meglio il più fedele compagno del Grande Maestro Michele Borghetti, il più grande giocatore di tutti i tempi, ora nuovo sfidante per il titolo mondiale di dama inglese. La partita in questione scaturisce dall’apertura 42 considerata leggermente favorevole al nero ma che registra nell’edizione dei campionati italiani da cui è stata estrapolata, sei vittorie al bianco 3 pareggi e 2 vittorie al nero. Vediamola: Franco Manetti (Bianco) – Leopoldo Duo’ (nero) 22-18, 10-13; 27-22, 13-17; 31-27 (a), 12-15!; 23-20, questa mossa all’apparenza debole risulta invece insidiosa 5-10; 18-13! rottura forzata, 9x18; 21x5, 1x10; 22-18, 7-12; 26-22(b), 4-7;. 29-26, 12-16; 28-23 novità , 10-14; 18-13, 6-10; 13x6, 3x10, 22-18, 14x21; 25x18, 10-14; (vedere diagramma) A questo punto il bianco muove e vince con 26-22, bellissima continuazione che avvantaggia il bianco, 14x21; 23-19, 16x23; 19x3, 11-14; 27x20, 21-26; 30x21, 17x26; 3-6, 26-30; 6-10, 30-27; 10x19, 27x18; 20-15, 2-6; 15-11, 6x15; 19x12, Bianco vince a) la miglior linea difensiva a disposizione del bianco, tale rottura viene eseguita per contrastare le possibili legature nella zona del biscacco. b) 27-23, 12-16;. 18-14, 10x19; 23x7, 4x11, 26-22, 16x23; 28x12, 8x15; 32-28, 3-7; 28-23, 7-12; 22-18, 12-16; 25-21, 17x26; 29x22, 15-20;. 24x15, 11x27; 30x23, 6-10 pari Roddi - Lo Galbo campionato 1982
Per gli appassionati della tecnica agonistica si dedica con la rubrica odierna, uno spazio riguardante le più belle partite giocate nei campionati italiani assoluti, trovate ed analizzate dal maestro bresciano Pierluigi Perani. Vediamo una brillante partita giocata al campionato assoluto di Marghera (2003) tra i maestri Franco Manetti di Livorno e Leopoldo Duo’ di Rovigo. Prima di analizzare la partita è doveroso fare una breve presentazione del grande campione Manetti. Nato nel 1948 in provincia di Pisa, risiede a Livorno da oltre 40 anni. Inizia a giocare a dama nel 1963 presso il Circolo Poligrafici. Nel 1964, all'età di 16 anni, vince ad Albissola Marina (SV) il Campionato Italiano Juniores. In quegli anni a Livorno Manetti ha avuto l’opportunità di approfondire lo studio giocando con grandi giocatori di importanza nazionale, basti pensare al grandissimo Piero Piccioli, campione Italiano assoluto per ben 7 volte, al Campione Italiano assoluto del 1964 Manlio Ganni, al grande teorico Maestro Arturo Gennari, al Maestro Vestri, e al Maestro Greganti, e tanti altri grandi giocatori che in quel periodo frequentavano il circolo damistico livornese come Luciano Gennari, G. Franco Mariani, questi ancora in attività. Sale velocemente di categoria vincendo numerose gare al punto di essere promosso alla categoria nazionale scavalcando a piè pari la allora categoria regionali. Il Manetti è l' unico componente della squadra ad essere sempre presente in tutte le edizioni vinte dalla squadra di Livorno, compresa quella appena trascorsa di Palermo. Nel 1984 vince in Sardegna a Quartu S. Elena (CA) per distacco il Campionato Italiano dei Candidati Maestri, guadagnandosi così sul campo il titolo di Maestro. Dal 1985 è stato quasi sempre presente al Campionato Italiano Assoluto, ( partecipa 16 volte) ottenendo per due volte l' Oscar per la miglior partita disputata durante l' arco di un intero campionato (1985 - 1988) Nel 1988 al Campionato Italiano Assoluto si piazza al terzo posto con lo stesso punteggio del primo. Manetti ha Vinto numerose gare nazionali tra cui il prestigioso Trofeo Burlamacco di Viareggio (vittoria in tre edizioni) a cui partecipavano i più titolati giocatori italiani, la Coppa Città di Pontedera (per tre edizioni), la Gara di Monsigliolo (PG) ed altre. Ha vinto inoltre per due volte l' importante Coppa Città di Perugia gara nazionale della durata di due giorni. Al Campionato Italiano Assoluto del 2002 si è classificato al 5 posto. Tutto questo senza considerare che Franco Manetti è l’allenatore, se così si può definire, o meglio il più fedele compagno del Grande Maestro Michele Borghetti, il più grande giocatore di tutti i tempi, ora nuovo sfidante per il titolo mondiale di dama inglese. La partita in questione scaturisce dall’apertura 42 considerata leggermente favorevole al nero ma che registra nell’edizione dei campionati italiani da cui è stata estrapolata, sei vittorie al bianco 3 pareggi e 2 vittorie al nero. Vediamola: Franco Manetti (Bianco) – Leopoldo Duo’ (nero) 22-18, 10-13; 27-22, 13-17; 31-27 (a), 12-15!; 23-20, questa mossa all’apparenza debole risulta invece insidiosa 5-10; 18-13! rottura forzata, 9x18; 21x5, 1x10; 22-18, 7-12; 26-22(b), 4-7;. 29-26, 12-16; 28-23 novità , 10-14; 18-13, 6-10; 13x6, 3x10, 22-18, 14x21; 25x18, 10-14; (vedere diagramma) A questo punto il bianco muove e vince con 26-22, bellissima continuazione che avvantaggia il bianco, 14x21; 23-19, 16x23; 19x3, 11-14; 27x20, 21-26; 30x21, 17x26; 3-6, 26-30; 6-10, 30-27; 10x19, 27x18; 20-15, 2-6; 15-11, 6x15; 19x12, Bianco vince a) la miglior linea difensiva a disposizione del bianco, tale rottura viene eseguita per contrastare le possibili legature nella zona del biscacco. b) 27-23, 12-16;. 18-14, 10x19; 23x7, 4x11, 26-22, 16x23; 28x12, 8x15; 32-28, 3-7; 28-23, 7-12; 22-18, 12-16; 25-21, 17x26; 29x22, 15-20;. 24x15, 11x27; 30x23, 6-10 pari Roddi - Lo Galbo campionato 1982
Dal M.V. del 01.12.2010
Campionato a squadre: Livorno campione d’Italia
I campioni del circolo damistico Livornese “Piero Piccioli” si riconfermano a Palermo campioni d’Italia. La formazione guidata dal capitano, il GM° Michele Borghetti, e composta da Marcello Fantozzi, Franco Manetti ed Alessandro Malotti, sbaraglia la concorrenza aggiudicandosi tutti gli incontri, staccando di addirittura tre punti la seconda classificata, l’ottima Messina. Il pronostico dunque è stato confermato pienamente, anche se a dover di cronaca l’edizione appena conclusa si è dimostrata per certi aspetti meno competitiva rispetto alle edizioni precedenti. Molto ha influito la vicinanza con i campionati individuali assoluti, che sono stati appena disputati in Puglia. Questo però nulla toglie ai livornesi, che non fanno testo, essendo a parere di molti la squadra più forte in assoluto. Tornando alla cronaca dell’evento, il CD Piccioli di Livorno con sette vittorie su sette partite, 14 punti finali, inserisce nel proprio nutrito palmares un altro Scudetto a Squadre. Secondo posto per la squadra del DLF Messina, che conquista 11 punti e sale sul podio con Palermo 2 che chiude a 9 punti. Questa la classifica finale: 1° ASD CD Livornese "Piero Piccioli" p. 14/14; 2° ASD DLF Messina p. 11; 3° ASD CD "Palermitano 2" p.9; 4° ASD CD "Paolo Ciarcià" p. 7; 5° ASD Dama Club Pordenone p. 6.52; 6° CD Cosenza p. 6.48; 7° ASD DLF "Messina 2" p. 6.41; 8° ASD CD "Palermitano 3" p. 5.54.22; 9° ASD CD Palermitano p. 5.54.21; 10° ASD CD "Paolo Ciarcià 2" p. 1. Degna di nota invece la prestazione della formazione del Circolo Damistico “Dama Club” Pordenone, che eguaglia il 5° posto ottenuto da Tolmezzo nell’edizione ’08. Pordenone ottiene così uno storico risultato, che onora il Friuli Venezia Giulia e la propria squadra, composta da Matteo Santarossa, Michele Gaiarin, Mariano Dall'Asta ed Emilio Nadal. Ha diretto il Campionato Benito Cataldi coadiuvato da Domenico Alioto e Salvatore Lo Faso. La premiazione, contraddistinta dal rituale Inno Nazionale, è stata preceduta dai controlli antidoping curati dal medico sportivo indicato dal CONI di concerto con il Presidente della Commissione Medica e Antidoping della FID, dott. Gaetano Mazzili, e con il responsabile organizzativo e Delegato Regionale prof. Severino Sapienza Sorteggiati Franco Manetti ed Alessandro Malotti della squadra prima classificata e Francesco Gitto della seconda classificata. Nel frattempo a Tolmezzo, si sono svolti i campionati provinciali di dama internazionale, ultima competizione locale per quanto riguarda il calendario ufficiale FID. Ad aggiudicarsi la gara, il grande Walter Zorn, triestino, tesserato con il CD “Bruno Marini” di Tolmezzo. Per quanti non lo sapessero, Zorn è stato campione italiano assoluto di questa specialità nell’anno 1977. Segue in seconda posizione il neo campione italiano del 3° gruppo, Giuliano Giacobbi, che conferma il proprio brillante momento di forma. Da segnalare, sempre per quanto riguarda la dama internazionale, la brillante partecipazione del Maestro Walter Zorn al Torneo Bliz di un paio di settimane fa a Ljubjana (SLO), dove a punteggio pieno si aggiudica la gara, superando il maestro olandese Bart Stegeman e lo sloveno Luciano Sulin. Prossimamente in Carnia avrà inizio il tradizionale torneo dei bar di dama italiana, che quest’anno giungerà alla 33° edizione. Vediamo infine nel diagramma, una combinazione di dama italiana in cui il bianco muove e vince. (Soluzione: 10-5 18-20 19-23 9-11 23-14 13-17 14-18 17-21 18-25)
I campioni del circolo damistico Livornese “Piero Piccioli” si riconfermano a Palermo campioni d’Italia. La formazione guidata dal capitano, il GM° Michele Borghetti, e composta da Marcello Fantozzi, Franco Manetti ed Alessandro Malotti, sbaraglia la concorrenza aggiudicandosi tutti gli incontri, staccando di addirittura tre punti la seconda classificata, l’ottima Messina. Il pronostico dunque è stato confermato pienamente, anche se a dover di cronaca l’edizione appena conclusa si è dimostrata per certi aspetti meno competitiva rispetto alle edizioni precedenti. Molto ha influito la vicinanza con i campionati individuali assoluti, che sono stati appena disputati in Puglia. Questo però nulla toglie ai livornesi, che non fanno testo, essendo a parere di molti la squadra più forte in assoluto. Tornando alla cronaca dell’evento, il CD Piccioli di Livorno con sette vittorie su sette partite, 14 punti finali, inserisce nel proprio nutrito palmares un altro Scudetto a Squadre. Secondo posto per la squadra del DLF Messina, che conquista 11 punti e sale sul podio con Palermo 2 che chiude a 9 punti. Questa la classifica finale: 1° ASD CD Livornese "Piero Piccioli" p. 14/14; 2° ASD DLF Messina p. 11; 3° ASD CD "Palermitano 2" p.9; 4° ASD CD "Paolo Ciarcià" p. 7; 5° ASD Dama Club Pordenone p. 6.52; 6° CD Cosenza p. 6.48; 7° ASD DLF "Messina 2" p. 6.41; 8° ASD CD "Palermitano 3" p. 5.54.22; 9° ASD CD Palermitano p. 5.54.21; 10° ASD CD "Paolo Ciarcià 2" p. 1. Degna di nota invece la prestazione della formazione del Circolo Damistico “Dama Club” Pordenone, che eguaglia il 5° posto ottenuto da Tolmezzo nell’edizione ’08. Pordenone ottiene così uno storico risultato, che onora il Friuli Venezia Giulia e la propria squadra, composta da Matteo Santarossa, Michele Gaiarin, Mariano Dall'Asta ed Emilio Nadal. Ha diretto il Campionato Benito Cataldi coadiuvato da Domenico Alioto e Salvatore Lo Faso. La premiazione, contraddistinta dal rituale Inno Nazionale, è stata preceduta dai controlli antidoping curati dal medico sportivo indicato dal CONI di concerto con il Presidente della Commissione Medica e Antidoping della FID, dott. Gaetano Mazzili, e con il responsabile organizzativo e Delegato Regionale prof. Severino Sapienza Sorteggiati Franco Manetti ed Alessandro Malotti della squadra prima classificata e Francesco Gitto della seconda classificata. Nel frattempo a Tolmezzo, si sono svolti i campionati provinciali di dama internazionale, ultima competizione locale per quanto riguarda il calendario ufficiale FID. Ad aggiudicarsi la gara, il grande Walter Zorn, triestino, tesserato con il CD “Bruno Marini” di Tolmezzo. Per quanti non lo sapessero, Zorn è stato campione italiano assoluto di questa specialità nell’anno 1977. Segue in seconda posizione il neo campione italiano del 3° gruppo, Giuliano Giacobbi, che conferma il proprio brillante momento di forma. Da segnalare, sempre per quanto riguarda la dama internazionale, la brillante partecipazione del Maestro Walter Zorn al Torneo Bliz di un paio di settimane fa a Ljubjana (SLO), dove a punteggio pieno si aggiudica la gara, superando il maestro olandese Bart Stegeman e lo sloveno Luciano Sulin. Prossimamente in Carnia avrà inizio il tradizionale torneo dei bar di dama italiana, che quest’anno giungerà alla 33° edizione. Vediamo infine nel diagramma, una combinazione di dama italiana in cui il bianco muove e vince. (Soluzione: 10-5 18-20 19-23 9-11 23-14 13-17 14-18 17-21 18-25)
Iscriviti a:
Post (Atom)