mercoledì 23 marzo 2011

Dal M.V. del 23.03.2011

La dama italiana e la dama internazionale su Wikipedia

Wikipedia è un'enciclopedia online, multilingue, a contenuto libero, sostenuta dalla Wikimedia Foundation, un'organizzazione non-profit. Attualmente è pubblicata in oltre 200 lingue e contiene voci sia sugli argomenti propri di una tradizionale enciclopedia che su quelli di almanacchi, dizionari geografici e di attualità. Il suo scopo è quello di creare e distribuire una enciclopedia internazionale libera nel maggior numero di lingue possibili. Wikipedia è già uno dei siti di consultazione più popolari del web, ricevendo circa 60 milioni di accessi al giorno. Grazie all'impegno del Maestro Enrico Molesini che ha curato il testo e la stesura delle “voci”: dama, damiera, dama italiana e internazionale si possono evincere alcuni interessanti passaggi che segnaliamo. La dama italiana è un gioco da tavolo e da competizione. La dama cominciò ad assumere una forma moderna verso la metà del XVI secolo e il primo libro sul gioco fu edito nel 1547 dallo spagnolo Torquemada, mentre il primo trattato sulla dama italiana è opera di Cesare Mancini nel 1830. La dama internazionale è un gioco da tavolo e da competizione. Le origini del gioco della dama sono antichissime, ma la dama internazionale, adottata dalla federazione mondiale venne ideata a Parigi agli inizi del 1700 da un appassionato giocatore, pare un ufficiale del reggente Filippo d’Orléans, ammirato dalla grandiosità delle combinazioni realizzabili sulla damiera a cento caselle. Parecchie federazioni damistiche hanno adottato integralmente la dama internazionale mentre altre la praticano in aggiunta al proprio gioco nazionale. La Russia e l'Olanda sono all'avanguardia nell'ambito internazionale e, da anni, la disputa del titolo mondiale è un fatto personale tra i giocatori di questi paesi. Dando uno sguardo al calendario gare di dama italiana, si segnala la 10° edizione del Torneo Città di Monza, gara a carattere interregionale di dama italiana. Per ulteriori informazioni visitare il sito www.federdama.it oppure collegarsi al televideo RAI alla pagina 697. Vediamo infine un bel finale dove il bianco muove e vince. (Soluzione: 04-08 03-07 10-06 16-20 06-02 20-15 02-06 14-19 06-03 07-12 22-27 12-16 27-23 19-22 23-19 B.V)

lunedì 21 marzo 2011

Il nuovo Messaggero Veneto


Il Messaggero Veneto cambia dal 22 marzo: sarà tutto a colori e formato tabloid

Da martedì passa dalle 42/44 pagine di oggi alle 56/64 di domani, fino a 80 nell’e dizione della domenica. Tutte a colori. Restano anche i due fascicoli, uno nazionale e uno locale. L’unica differenza starà nella possibilità di estrarre la parte locale del quotidiano, senza l’attuale netta divisione. Una grafica elegante, pulita, ordinata darà forma al nuovo Messaggero Veneto.

Ciò comporta un lieve cambiamento anche per la rubrica "dama" che ogni mercoledì il quotidiano del Friuli pubblica. Si ritornerà alle 2200 battute circa, invece delle 3800/400 attuali. Il diagramma sarà però a colori, e renderà certamente più piacevole la lettura!

Dal M.V. del 16.03.2011

Daniele Bertè tra i primi di Cannes

Si è concluso il 24° Open International di Cannes (FRA), la prestigiosissima gara di dama a sistema internazionale iniziata il 21 e terminata il 27 febbraio scorso. L’evento ha anche in questa edizione, registrato un massiccio numero di iscrizioni, se si considera il fatto che solo gli atleti dotati di certe caratteristiche possono parteciparvi, ad ogni modo, si sono seduti ai tavoli di gioco ben sessantatre giocatori provenienti da tutta Europa. A rappresentare la nostra nazione vestendo appunto i colori della nazionale italiana, il Grande Maestro Nazionale Daniele Bertè, in questo caso giocatore / allenatore, in quanto ricopre anche la carica di commissario tecnico federale. Per il nostro sportivo una brillante prestazione, che gli è valsa addirittura, dopo l’ottavo turno, la 26° partita utile consecutiva di alto livello (Europeo, Campionato Italiano, Cannes), interrotta solo all’incontro successivo contro l’olandese Nina Hoekman, non poco di meno che la n° 3 del ranking mondiale femminile. Vediamo di seguito il tabellino di marcia dell'atleta azzurro. Dopo una partenza guardinga e scrupolosamente attenta, studia i primi avversari producendo il rispettabile prodotto di tre pari nei primi tre turni di gioco, rispettivamente contro i fortissimi, Ingrid de Kok, Gabriel Estébé e Jean-Loup Clement. Affondo di spettacolare pregio al quarto turno, durante il quale il damista savonese batte Francis Sabau con una bellissima combinazione, che mette alla luce tutta l’esperienza ed il proprio potenziale tecnico. Dopo questa bella vittoria riprende l’avanzata come era stata intrapresa, a suon di pareggi, quattro consecutivi, rispettivamente con Vitalia Doumesh, René Estébé; Mor Seck ed Erwin Heunen. A questi livelli il risultato di parità è il più frequente, viste le differenze di potenziale davvero minime, e di certo rappresenta un utilissimo strumento di avanzamento indolore in attesa di qualche colpo vincente. Al quinto turno si trovava ancora imbattuto e provvisoriamente decimo a due punti dai primi. Continua ad avanzare con ottimi pareggi quando al nono turno incappa nell’unica sconfitta subita in questa manifestazione, che però non macchia l’eccellente gara di Bertè. Trova lo stop quindi contro la fortissima Nina Hoekman (che finirà sul podio seconda a pari punti con il vincitore), al termine di una partita combattuta, iniziata male, ma recuperata con grande sofferenza e fatica, che nel finale si son fatte sentire in una determinante sottigliezza costata la sconfitta. Pronto riscattato nel decimo ed ultimo turno con un’altra bella vittoria contro Faustin Ekollo, concludendo così il torneo al 9° posto. Questa la Top Ten del torneo: 1° Thomy Lucien Mbongo (CAM) 14 punti, 2° Nina Hoekman (OLA) 14, 3° Tamara Tansykkuzhina (RUS) 14, 4° Kevin Machtelinck (FRA) 13, 5° Mor Seck (SEN) 13, 6° Ronald Scialle (BEL) 12, 7° Andre Bercot (FRA) 12, 8° Erwin Heunen (OLA) 11, 9° Daniele Bertè (ITA) 11, 10° Leopold Sekongo (FRA) 11. Vediamo infine una combinazione ideata dal francese Baledent J. alla fine del 1800. Il Bianco muove e vince. (Soluzione: 24-19 14x23 37-31 26x46 38-32 46x28 33x04 21-26 29x18 11-17 48-42 16-21 42-37 06-11 43-38 20-24 38-32 11-16 40-35 01-06 49-43 03-08 34-30 25x34 39x19 15-20 19-14 20x09 04x02 06-11 18-12 17x08 02x13)

Dal M.V. del 09.03.2011

Gianfranco, il calcolatore umano

Sono in molti a conoscere le straordinarie capacità matematiche di Gianfranco Borghetti, padre del fuoriclasse Michele, sfidante al titolo mondiale di dama inglese, che quest’estate volerà negli Stati Uniti d’America per tentare l’ardua impresa. Tornando al nostro protagonista, è anch’essi ottimo maestro in entrambi i sistemi di gioco, ed arbitro di fama internazionale, nonché presidente della commissione tecnica federale, il Livornese Gianfranco Borghetti è in possesso di straordinarie capacità di calcolo mentale, di cui dà frequentemente ampia dimostrazione nelle gare che arbitra, per la rapidità e precisione con cui esegue accoppiamenti, e sostituendosi al computer, calcola quozienti, stila classifiche e soprattutto sa determinare istantaneamente le variazioni di “capitale” per i patiti dell’Elo Rubele, di cui è costantemente accerchiato, tra lo sconforto degli sconfitti e l’esultanza dei vincitori. Tempo permettendo, Gianfranco intrattiene anche gli amici con divertenti giochi di abilità, sempre di carattere matematico, come il famosissimo gioco delle date di nascita. Questo consiste nel determinare in meno di un secondo, il giorno della settimana in cui l’avventore di turno sia nato, partendo dalla data. Il nostro genio ha memorizzato tutto, dall’anno 0 al 4000. Lo straordinario non consiste tanto nel calcolo, già di per sé è abbastanza complesso, frutto dello studio del calendario Gregoriano e di quello Giuliano, bensì nella sbalorditiva rapidità e assoluta precisione con cui il fenomeno Borghetti la esegue. A riprova di questa dote molto curiosa, ne sono testimoni i numerosi inviti e le relative apparizioni televisive sia in emittenti locali, sia in quelle nazionali, come nella serata in cui, ospite del Maurizio Costanzo Show di un paio d’anni or sono, ha saputo sbalordire tutti. Gianfranco incontra ogni giorno qualcuno che gli rivolge domande, forse anche perché molti sospettano qualche trucco. Ma trucco non c’è, è tutto autentico, e ne ha data più volte prova invitando i dubbiosi a consultare telefonini, o le più tradizionali tavole perpetue, e mai una volta ha sbagliato. “Scusi signore, mi chiamo Antonio”, gli fece anni fa un ragazzo, “sono nato il 16 gennaio 1984, può dirmi che giorno della settimana era?” La domanda non fu conclusa che arrivò fulminea la risposta: “lunedì”. “Eh no!” Intervenne la mamma del ragazzo, anch’egli presente, “mio figlio è nato di domenica! E se non lo so io ….” balbettò. Oltretutto, aggiunse, quel giorno feci i cannelloni , ed i cannelloni a casa mia si mangiano la domenica!” Gianfranco non disse parola, ma a mente ricontrollò per scrupolo, e poi si pronunciò con garbo: “Signora mi scusi, io non so nulla dei suoi cannelloni, ma le assicuro che suo figlio è nato di lunedì”. Come andò a finire? Molto semplice, la mamma si era sbagliata, avendo per una volta infranto la regola gastronomica della famiglia, tutto questo tra gli applausi e le risate degli astanti. Borghetti non dimentica però nemmeno in trasmissione, di essere prima di tutto un damista, e di attribuire ad essa una parte del merito di tanta bravura, essendo la dama, una vera ginnastica del cervello. Ma in onor del vero bisogna ammettere che geni si nasce e non si diventa, ed anche la migliore ginnastica può poco, nei confronti di un fisico fuori forma. Vediamo infine alla posizione diagrammata il bianco che esegue un simpatico tiro 17-13, 10x26; 29x13, 9x18; 19x10, 6x13; 15-12, 8x15; 23-20, 16x23; 27x4, con finale favorevole.

Dal M.V. del 02.03.2011

Rivelazione Terzo con Valentino Felice

Prosegue senza indugi l’avanzata del Bar Poç di Terzo di Tolmezzo, che a punteggio pieno lancia un chiaro messaggio al Merluzzi di Piedim di Arta Terme, campione in carica, che proprio sabato prossimo incontreranno. Giunti a questo punto, tale match sa tanto di scontro diretto per l’assegnazione del titolo 2011. La formazione capitanata dal Maestro Romeo Patatti, con sede presso il bar Poç di Terzo di Tolmezzo, è la vera rivelazione della stagione. Infatti il capitano ha saputo ben stimolare i propri giocatori, creando un vero gruppo competitivo ed affiatato. L’asso nella manica però sembra essere proprio il nipote del maestro, il giovane Valentino Felice, capace di ottime prestazioni inanellate una dietro all’altra, dimostrandosi sempre più una certezza nelle file del Terzo. Proprio sabato scorso nell’incontro molto importante che li ha visti affrontare e battere i forti giocatori del Julia di Gemona del Friuli, Valentino ha sfoggiato un’ottima vittoria nei confronti dell’esperto candidato maestro Vittorio Condolo di Udine, ed un brillante pareggio ai danni del Nazionale Lucien Zinutti di Codroipo, anch’esso grande talento in continua crescita. Zinutti infatti ha sconfitto non poco di meno che il Maestro Patatti, con una condotta davvero impeccabile. Tornando al giovane Valentino, và detto che è davvero sorprendente il ritmo ed il numero di risultati utili ottenuti quest’anno, vista anche l’inattività quasi totale nei periodi caldi in cui si dedica con ottimi risultati alla corsa campestre. Di certo un connubio interessante di discipline sportive che si intrecciano e si rafforzano a vicenda, essendo la dama uno sport in cui è indispensabile la capacità di mantenere sempre alta la concentrazione, Valentino la può sfruttare per rimanere assorto nelle lunghe corse, dove la forza di volontà può fare la differenza. Rovescio della medaglia, come recita la locuzione latina: “mens sana in corpore sano” l’attività fisica aiuta a scaricare tensioni e pensieri, pulendo la mente dalle scorie quotidiane che di certo non sono amiche della meditazione, permettendo un sereno e propositivo approccio alle lunghe analisi di gioco. Al fianco di Valentino c’è però il padre Gian Lucio, che in onor del vero si deve ricordare essere da anni un ottimo giocatore di medio livello, che certamente ha contribuito alla crescita del figlio. Buone prestazioni anche per il veterano Giacomo Candoni e Secondo Bertolini, che ben supportano i compagni prima menzionati. Parallelamente a Piedim di Arta Terme, la formazione di Giuliano Giacobbi otteneva sabato una vittoria molto sofferta, ed a farne le spese è stato il bar Torrente di Cedarchis di Arta Terme. Affermazione difficile in quanto si sono riscontrati dei cali di forma di Giuliano Giacobbi e Giovanni Urban, che non hanno garantito i soliti numerosi punti. Determinanti dunque si sono dimostrate le seconde file composte dai sempre pronti Ivo Della Schiava e Giuliano Querini, che hanno saputo prendere in mano la squadra in una situazione abbastanza complicata, ed a condurla ad una travagliata ma quanto mai gustosa vittoria. Vediamo infine un bel finalino tratto dal famoso libro “Maccagni”, dove il bianco muove e vince con una raffinata strategia. (Soluzione: 25-21 07-11 22-18 14-19 18-13 10x26 29x06 B.V.)

Dal M.V. del 23.02.2011

Il grande Zorn riconquista il primato

Una giornata di grandi emozioni quella vissuta domenica scorsa nella sede del campionato regionale di dama internazionale a Tolmezzo. A primeggiare su di ogni altra, anche se non di origine prettamente agonistica è stata la straordinaria partecipazione al pranzo, che nella fattispecie è da sempre sinonimo d’incontro e di fraterne strette di mano per i damisti del Friuli, del grandissimo campione gradese, il Maestro Nicolò Lugnan. Da qualche tempo lontano dalle gare ha voluto rendere visita ai nuovi ed ai vecchi amici che nel caso di alcuni di essi, lo hanno accompagnato per ben mezzo secolo nella propria lucentissima carriera, senza dubbio una tra le più rappresentative del Friuli. Lugnan, classe 1937 inizia ad avvicinarsi al mondo delle 64 caselle molto giovane, inserendosi con successo nel noto circolo gradese. Poi il lavoro e la vita distraggono giustamente il campione, facendolo seguire ciò che all’epoca richiedeva la giusta e meritata importanza. Sistemate parecchie faccende ed incanalata in un binario stabile e forte la propria vita di uomo di famiglia, può nuovamente rigettare molte risorse allo studio della dama, infatti nel 1976 ottiene la promozione a Maestro di dama italiana, partecipando anche nello stesso anno, ai campionati italiani assoluti. Manifestazione questa che lo ha visto impegnato per ben 10 edizioni, quella del 76 appena menzionata e dal 1978 al 1986 ininterrottamente. Il proprio palmarès conta le oltre 200 coppe che egli gelosamente custodisce nella propria casa, ma soprattutto, come domenica ha voluto ricordare, in un angolo molto speciale del proprio cuore. Il Presidente della FID, Renzo Tondo, presente ieri alla manifestazione ha molto apprezzato la visita dell’amico, ringraziandolo inoltre di aver arricchito il magazzino federale del materiale didattico ed agonistico dell’ex Circolo Gradese di cui egli è stato per anni presidente. Tornando ora alla cronaca della gara, spicca su tutte una vittoria, quella ottenuta dal mitico Walter Zorn, classe 1932, che nel gruppo assoluto ha preceduto tutti i grandi damisti presenti. Zorn, triestino di residenza, ma tolmezzino damista ha ottenuto questa grande vittoria superando brillantemente nell’ordine della classifica finale, i vari Sergio Specogna, Sergio Pastrovicchio, Daniele Redivo, Matteo Santarossa, Andrea Candoni, lo sloveno Bernard Kasca e Simone Tondo. Nel secondo gruppo, ottima conferma del candidato maestro tolmezzino Otello Marini, che precede di un punto Mariano Dall’Asta e Giovanni Urban, penalizzato in terza posizione dal quoziente. Fuori dal podio anche qui gli sloveni Kristian Kasca, Mitia Komac ed Ilinca Lapanja seguiti da Giuliano Giacobbi ed Edoardo Rainis. Terzo gruppo all’insegna di un ritrovato Luciano Paulissich che ad 8 punti precede la coppia vincente della famiglia Zanussi che, con il padre Franco ed il figlio Pablo completano il podio. C’è da dire anche che i Zanussi sono oramai da anni una certezza in questa disciplina nel gruppo regionali. Seguono Antonio Morsellino, Vittorio Condolo, Sergji Wojcicky, Emilio Nadal e Maria Ester Menegaldo. Vediamo infine una combinazione ideata dal francese Baledent J. alla fine del 1800. Il Bianco muove e vince. (Soluzione: 24-19 14x23 37-31 26x46 38-32 46x28 33x04 21-26 29x18 11-17 48-42 16-21 42-37 06-11 43-38 20-24 38-32 11-16 40-35 01-06 49-43 03-08 34-30 25x34 39x19 15-20 19-14 20x09 04x02 06-11 18-12 17x08 02x13)