martedì 4 gennaio 2011

Buon anno!


Dal M.V. del 29.12.2010

"I bambini devono giocare a dama"

Lo slogan “i bambini devono giocare a dama” non è un esortazione al gioco o l’incoraggiamento di un appassionato di dama che vuole divulgare questo sport, ma una dichiarazione fatta in una conferenza stampa di quasi 40 anni fa (estate del 1970) dal prof. Carlo Sirtori, l’ allora direttore dell'Istituto Gaslini di Genova e presidente della Fondazione Carlo Erba di Milano. Il fatto che siano passati così tanti anni non cambia il valore delle affermazioni dello scienziato. Disse tra l'altro Sirtori: "Lo studio della personalità ci permette di affermare che il gioco della dama è un ottimo mezzo per valutare lo sviluppo mentale dei bambini. Da analisi statistiche risulta che a 5-6 anni un bimbo normalmente sviluppato dal punto di vista intellettuale, psichico e fisico, è in grado di giocare a dama. Un gioco che egli accetta e poi desidera perché gli dà anche il senso delle prime competizioni, delle prime vittorie, del diventare forte, autoritario. La dama quindi, è un mezzo semplice e sicuro per giudicare i nostri bimbi, una specie di test globale." Ora poiché si conoscono perfettamente i vantaggi che questo “sport del cervello” apporta a coloro che lo praticano rimane il dubbio del perché non venga data quindi la massima diffusione anche nelle scuole, contrariamente a quanto avviene in altri paesi. Bisogna comunque dire che più qualcosa si è fatto, da parte della Federazione Italiana Dama, in collaborazione anche con i dirigenti scolastici, per poi passare ai famosi giochi giovanili che senza dubbio sono un primo passo importante verso questa apertura. Proprio attraverso queste manifestazioni si è potuto avvicinare persone che oggi primeggiano anche nelle migliori categorie, ma la strada da percorrere è ancora lunga e tortuosa. Vediamo infatti nel consueto diagramma la posizione chiave della partita analizzata in seguito, giocata proprio nel corso delle ultime edizioni dei Giochi Sportivi Studenteschi, tra due dei più promettenti ragazzi che la Federazione ha avuto il piacere di coinvolgere. Ecco appunto la simpatica combinazione accorsa che scaturisce dall’apertura 49 proseguendo con una variante inconsueta che si discosta dalla moderna teoria. La Partita: 22-19, 11-14;24-20, 9-13; 20-15, 13-18; 21-17, 12-16; classico impianto che conduce a partite assai complicate conosciute come “simmetriche o di “groppo” poiché il nero esegue simmetricamente le mosse del suo avversario. Generalmente in queste partite sono favorevoli al secondo giocatore fino al centro partita ma generalmente nel pre - finale la situazione si capovolge, 28-24, 5-9; 26-21, 7-11 ecco che qui il nero anziché proseguire con la simmetrica 7-12 sceglie di effettuare questo attacco; ora il bianco anziché rispondere con la consueta copertura 24-20(A) accetta il cambio con 31-28, 11x20; 24x15, 2- 5, 28-24; 4-7?? (errore decisivo vedere schema). Alla posizione diagrammata il bianco esegue un simpatico tiro 17-13, 10x26; 29x13, 9x18; 19x10, 6x13; 15-12, 8x15; 23-20, 16x23; 27x4, con finale favorevole al Bianco. A) 24-20, 4-7; 32-28, 2-5; 28-24, 9-13; 29-26, 7-12; 27-22, 18x27; 31x22, 13-18; 22x13, 5-9; 30-27, 9x18; 26-22, 1-5; 22x13, 5-9; 21-18, 14x21; 25x18, 10-14; 19x10, 12x28; 20-15, 11x20; 24x15, 28-31; 15-11, 31x22; 11x2, 22-19; 2-6, 19-14, 10-5, 14x21; Patta.

Dal M.V. del 22.12.2010

I verdetti della stagione

L’anno sta pian piano volgendo al termine e con esso anche la stagione agonistica si è ufficialmente messa a riposo per le feste e le celebrazioni natalizie. Questo 2010 è stato per quanto riguarda la nostra regione, ricco di novità operative e soddisfazioni dal punto di vista organizzativo e strutturale, che assieme alle pure prestazioni sportive di tutto rispetto, hanno dato buona luce al movimento damistico friulano agli occhi sia della Federazione Italiana Dama, sia nei riguardi dei damisti di tutta la penisola, isole comprese. Iniziando per ordine cronologico, la prima gara di rilievo da ricordare, sempre per quanto concerne il Friuli Venezia Giulia, è il campionato regionale di dama italiana svoltosi a Trieste. Ebbene, dopo 40 anni il titolo di campione assoluto approdò a Tolmezzo, grazie alle prodezze del proprio massimo rappresentante, il Candidato Maestro Andrea Candoni di Tolmezzo, nonché consigliere federale. Poco più tardi a Tolmezzo, si svolsero i campionati regionali di dama internazionale, dove per doverosa “par condicio” si aggiudicò il titolo il Grande Maestro Nazionale Sergio Specogna di Trieste. Per quanto riguarda il regionale a squadre invece, dopo quattro anni di dominio tolmezzino la squadra di Trieste riconquistò a Pordenone il titolo, grazie alla bravura ed all’esperienza dei vari G.M.° Sergio Specogna, C.M.° Sergio Pastrovicchio ed al M° Otello Affatati. Nel contempo dopo innumerevoli gare e tornei nazionali si arrivò ai veri e propri traguardi importanti, come i campionati nazionali. Il primo di questi fu il campionato a squadre di dama internazionale, dove la formazione di Torino, composta da Aboubacar Sadikh Diop, Luca Iacovelli e Loris Milanese, vinse il titolo tricolore. Malgrado queste grandi performance, ai campionati individuali di Venzone (UD), nessuno di essi riuscì ad impensierire il Grande Maestro Walter Raimondi, che in Provincia di Udine conquistò il suo ottavo titolo. Nel contempo per la specialità all’italiana, Livorno impose in Sicilia il proprio strapotere, vincendo il tricolore. Sempre nella medesima disciplina, ma nella modalità individuale, fu ancora il Grande Maestro Mario Fero ad avere la meglio, confermandosi per la sesta volta campione italiano assoluto. Da quest’anno inoltre si sono svolti i campionati italiani di dama inglese, novità che ha suscitato subito entusiasmato gli appassionati, in quando questa disciplina offre la possibilità di espatriare oltre oceano e giocarsi persino i campionati del mondo. Giustappunto, la storia recente ci ricorda come in un’impresa memorabile, il Grande Maestro Michele Borghetti di Livorno, il mese scorso volò a Dublino e lasciando tutti a bocca aperta per la propria genialità, sbaragliò la concorrenza, conquistando il diritto a giocarsi il prossimo mese di marzo 2011 il match per il titolo mondiale, contro il pluricampione statunitense Moiseyev. Questa è di certo l’impresa più importante di tutta la storia della Federazione. Rimanendo dunque a livello internazionale, si ricordano le vittorie italiane alle quattro nazioni in Rep. Ceca, coronata del terzo posto alla Millenium Cup di Claudio Ciampi. Ottimi risultati anche per la nazionale under 25 e per il maestro triestino Luca Lorusso agli europei in Polonia. Vediamo infine il primo di una serie di analisi sui finali, tratti dal famoso libro “Maccagni”, dove il bianco muove e vince con una raffinata strategia. (Soluzione: 25-21 07-11 22-18 14-19 18-13 10x26 29x06 B.V.)