venerdì 7 gennaio 2011

Dal M.V. del 05.01.2011

Nicola Fiabane, il veneziano terribile

L’impressionante carriera damistica del giovane Nicola Fiabane, ora trentaseienne, cominciò ovvero ricevette la svolta definitiva a Burano nel 1989, ai campionati italiani di dama italiana. Nella gara in questione, il gruppo dei maestri risultò in numero dispari, quindi mancò un giocatore per evitare il classico rimedio del riposo con i due punti ciascuno. Si iniziò a cercare un volontario (allora il regolamento lo permetteva) che osasse gareggiare nella categoria superiore. Ne uscì un ragazzino, appena iscrittosi alla categoria Regionale. Disse di essere disposto a giocare con i maestri. Più di qualcuno lo guardò storto, ma lui, zitto zitto, vinse contro tutti e si portò a casa il titolo. Pochi di loro prima di allora seppero chi fosse o come si chiamasse, ma dal 1989 tutti scopersero il suo nome, Nicola Fiabane di anni 14 divenne il nuovo campione italiano assoluto. Impressionante, non esistette altro aggettivo più appropriato per descrivere la carriera damistica del nuovo numero uno del damismo italiano. Fiabane, nato il 3 febbraio 1975 fu, ed ancora oggi detiene questo primato, il più giovane campione della storia. Mosse i primi passi ovvero mosse i primi pezzi per parlare in gergo, tra le mura di casa, come spesso accade per molti. Iniziò quindi a giocare le prime partitelle a soli sei anni, finchè il 13 marzo 1988 prese parte alla sua prima gara, il campionato provinciale veneziano, nella località di Burano, ottenendo un subito brillante quarto posto. Una settimana più tardi si presentò alla famosa gara di Santa Giustina, in provincia di Belluno, e collezionò il suo primo successo. Successivamente vinse anche al torneo di Bovo, gara interregionale di Burano, e due settimane più tardi fu già a Savona per disputare il campionato italiano ragazzi, che vinse superando tutti nettamente. Oramai tutti capirono che il ragazzo avrebbe fatto strada. Fu denominato “il veneziano terribile”, in quanto capace di vittorie su vittorie, una dietro all’altra, una macchina perfetta, che non s’inceppò mai. Infatti a soli undici mesi dalla data del suo esordio, diventò appunto campione italiano assoluto. Il ragazzo delle meraviglie promise bene sin dall’inizio, dotato di una teoria ed una tecnica perfette, capace a far impallidire anche i più esperti grandi maestri di allora. A quanti chiedessero quale fosse il suo segreto, egli rispose sempre la stessa cosa: “avere solo la dama in testa e niente altro”. “di solito, proseguiva, al pomeriggio studio e faccio i compiti fino alle otto, poi ceno e fino alle 22.30 studio la dama, a casa, sui libri e sulla damiera. Non ho altri hobby, per potermi concentrare meglio ho persino staccato il cavo della tv per non distrarmi” Il campionissimo Nicola, rimase ai vertici della dama italiana fino al 1996, data in cui, dopo aver conquistato il terzo titolo italiano decise di abbandonare la carriera agonistica a soli 21 anni. Ovviamente l’età pretendeva giustamente altre esigenze di vita, di lavoro e di responsabilità, che giudiziosamente sono state ascoltate. Non sia mai che prima o poi possa riprendere il percorso là dove è stato interrotto. Di certo sarebbe un grande rientro per tutta la federazione italiana, e per l’agonismo in generale. Vediamo infine un bel finale tratto dal libro “Maccagni” dove il bianco muove e vince. (Soluzione: 13-10 25-21 26-22 21-26 10-05 26x19 06-10 14-18 10-06 01x10 06x15 B.V.)