venerdì 28 gennaio 2011

Dal M.V. del 26.01.2011

Andrea Candoni si conferma Campione Regionale
Il Candidato Maestro Andrea Candoni di Tolmezzo si riconferma campione regionale di dama Italiana. Già nella passata edizione fece clamore la sua imposizione, in quanto per la prima volta, dopo 44 anni di supremazia triestina ed udinese, ad aggiudicarsi il titolo di campione regionale assoluto risultò un giocatore del Circolo Damistico “Bruno Marini” di Tolmezzo. Andrea, consigliere federale e coordinatore degli eventi sportivi locali, è da tempo uno dei giocatori di spicco del circolo, che assieme ai propri colleghi stanno dando luogo con il loro indispensabile apporto, ad una crescita tecnica davvero virtuosa. Altra notizia importante a provenire dal regionale ospitato domenica scorsa a Pordenone, riguarda ancora un altro giocatore Tolmezzino, il Nazionale Giorgio Candotti, che nel secondo gruppo ha dominato la gara. Terzo gruppo all’insegna dell’esperto Adriano Cozzarin del Dama Club Pordenone. Dopo tanti anni il campionato regionale di dama italiana ha dunque lasciato Trieste, e si è trasferito a Zoppola, in provincia di Pordenone. L'organizzazione è stata affidata al giovane presidente dell'A.S.D. Dama Club Pordenone, Matteo Santarossa, che dopo aver vinto ben cinque titoli italiani giovanili, da qualche tempo trova con profitto il tempo di organizzare gare e tornei in provincia. Matteo riesce anche a trasmettere, con impegno e dedizione, ai suoi giovani allievi della scuola elementare "Beato Odorico da Pordenone", la passione per questo antichissimo e nobile gioco. Alla gara hanno partecipato 18 damisti e ben 25 ragazzi delle scuole elementari e medie. Profonda soddisfazione è stata espressa dal sindaco di Zoppola, il dott. Angelo Masotti, presente alle premiazioni, che alla fine ha dichiarato “Santarossa, grazie al suo lavoro e a quello dei suoi collaboratori, ha riscoperto nella nostra realtà comunale, l'entusiasmo dei giovani verso il bellissimo ed istruttivo gioco della dama, a detta di molti, lo sport del cervello”. Giunti anche i sentiti ringraziamenti per l’ottima l'organizzazione della gara, dalla delegazione FID per il Friuli Venezia Giulia, che ha sottolineato anche la disponibilità del Circolo Damistico Triestino, ringraziandolo ufficialmente per i tanti anni di ottima collaborazione, auspicandone ancora altrettanti futuri. Tornando invece ai risultati, si registra la vittoria per quanto riguarda il gruppo delle scuole medie, Francesco Zuccato, mentre nel gruppo elementari formano il podio Daniel Moretto, Tommaso Petris ed Andrea Bastianello. Vediamo infine nel solito schema, una bella manovra di finale dove il bianco muove e vince. (Soluzione: 21-25 20-23 11-15 22-26 25-29 26-21 15-19 23-27 19-22 27-31 29-25 21-17 14-10 31-28 22-19 28-31 19-23 09-13 25-29 13-18 29-25 18-22 25-29 17-21 23-27 21-18 29-26 31-28 26x19 18-14 27-23 14x05 23x32)

lunedì 24 gennaio 2011

1° Giornata Torneo dei Bar

Risultati:

Al Poç - Tassotti 23-9
Torrente - Progresso 18-14
Edelweiss - Julia 17-15
Merluzzi - Benvenuto 20-12

Classifica Provvisoria:

Bar Al Poç (Terzo di Tolmezzo) pt 2
Bar Merluzzi (Piedim di Arta Terme) 2
Bar Torrente (Cedarchis di Arta Terme) 2
Pizzeria Edelweiss (Piano d'Arta Terme) 2
Bar Tassotti (Cadunea di Tolmezzo) 0
Bar Progresso (Formeaso di Tolmezzo) 0
Bar Julia (Gemona del Friuli) 0
Albergo Benvenuto (Tolmezzo) 0

giovedì 20 gennaio 2011

Toreo dei bar 2011 al via

Nell’anticipo di ieri sera svolto a Gemona, al Bar Julia, la Pizzeria Edelweiss di Piano Arta ha avuto la meglio nei confronti dei padroni di casa, che solo all’ultimo turno si sono arresi alla preparazione tecnica dei fratelli Volpi. Balzano dunque in testa gli uomini dell’Edelweiss, che ora si godranno le partite di sabato, attendendo quale squadra salirà in loro compagnia ai due punti.



Vediamo nella foto il candidato maestro Massimo Volpi della Pizzeria Edelweiss, autore ancora una volta, di una prestazione eccellente.

Dal M.V. del 19.01.2011

Al via la nuova stagione

Anche il 2011 accoglierà la nuova stagione agonistica con i vari campionati provinciali e regionali di dama italiana ed internazionale che i mesi di gennaio e febbraio dedicheranno loro in tutte le regioni d’Italia. Parallelamente tra Carnia e Gemonese nella giornata di sabato prossimo avrà inizio l’oramai storico torneo dei bar di dama italiana, giunto peraltro alla 33° edizione, sotto la cura e l’organizzazione del Circolo Damistico “Bruno Marini” di Tolmezzo. Anche quest’anno si contenderanno il titolo le otto formazioni che nella passata edizione si sono misurate dando uno spettacolo che mancava da molto tempo. Il titolo infatti si aggiudicò solo all’ultimo turno, premiando uno dei bar più attivi degli ultimi anni, il Bar “Merluzzi” di Piedim di Arta Terme, sotto la guida esperta del Candidato Maestro Giuliano Giacobbi, ben supportato dal Nazionale Giovanni Urban, dai Regionali Ivo Della Schiava e Denis Piutti e dall’ottimo scacchista, ora imprestato alla dama, Giuliano Querini. Si parla di grande spettacolo che da lungo mancava, per via della bellissima uniformità tecnica che scaturì in un entusiasmante e quanto mai istruttivo equilibrio, che mediante lo studio delle partite più difficili e privilegiando i giocatori meno esperti tramite l’assegnazione del colore più forte, determinò una dovuta e forzata analisi preventiva delle partite, in modo da poterle affrontare al meglio. Questo meccanismo stimolò e favorì la crescita tecnica di tutti i componenti del circolo, permettendo di conseguenza ai più esperti di prepararsi al meglio per le difficili future gare nazionali. Ed infatti, come da logica, i risultati non si fecero attendere, e già nel mese di febbraio scorso, dopo 40 anni di dominio triestino, fu Andrea Candoni di Tolmezzo ad aggiudicarsi il titolo di campione regionale assoluto di dama italiana. D’altra parte, le maggiori civiltà ci hanno sempre insegnato che solo evolvendo dalla base il tessuto sociale, mediante cultura e libertà, si può ambire ad una eccellente guida ai vertici della piramide sociale. Molto spesso ci si trova di fronte a dei principi di universalità che in più settori della vita possono essere applicati in modo corretto. Nella vita come nella dama occorre imparare a rispettare l’avversario, temendolo nella giusta misura, e cercando il sorpasso solo migliorando noi stessi, sempre in un’ottica di regolarità che la dama impone ed insegna. Si segnala inoltre che domenica prossima a Pordenone si disputerà il campionato regionale di dama italiana, valevole al 50% per il sistema elo. Si ricorda che nella passata edizione, svolta a Trieste, oltre al campione assoluto Andrea Candoni di Tolmezzo, già menzionato in precedenza, altra notizia importante riguardò Pietro Vidoni, presidente del CD “Bruno Marini” di Tolmezzo che si posizionò secondo assoluto a pari merito con il veterano Silvio Petean. Questa prestazione valse a Vidoni il superamento della soglia dei 3000 punti Elo, che vollero dire il tanto atteso quanto desiderato passaggio alla prestigiosa categoria di candidato maestro. Nel secondo gruppo ancora sorprese. Il nazionale udinese Lucien Zinutti si distinse ancora, e con una lucida quanto brillante prestazione si aggiudicò la gara. Nel terzo gruppo invece trovò onore il circolo dama club Pordenone, che con un Emilio Nadal da 10 e lode portò a casa un’importante vittoria. Vediamo infine nel diagramma, una combinazione di dama italiana dove il bianco vince un raffinato finale teorico. Soluzione: 13-10 25-21 26-22 21-26 10-05 26x19 06-10 14-18 10-06 01x10 06x15.

Dal M.V. del 12.01.2011

Alexander Dibman tra i grandi del damismo mondiale

Correva il 1975 quando il dodicenne Alexander “Sasha” Dibman si recò al palazzo dei pionieri di Leningrado, l’attuale San Pietroburgo, per occuparsi di scacchi. Era però capitato per caso nelle mani del famoso trainer damistico S. Manshin, il quale, lo avviò anche controvoglia nel mondo damistico, e che in seguito fu l’artefice del miracoloso destino sportivo del ragazzo. Infatti, poco più tardi nell’arco di una sola stagione, a Leningrado, già si era diffusa la voce che una nuova stella era nata. Il piccolo Sasha era già diventato Maestro, bruciando le tappe grazie ad una serie di straordinari piazzamenti, che tra i quali si ricordano il primo ax equo al campionato Urss Giovani del 1977 e dal 1978 al 1980 il medesimo risultato spartendosi prima il titolo con A. Baljakine e poi con E. Watoetin. Il 1980 segna il suo ingesso nell’arena internazionale partecipando al campionato del mondo Juniores svoltosi in Olanda a De-Ljr, terminando un solo punto dietro alle spalle del vincitore. L’anno seguente in una analoga competizione tra giocatori sovietici condivise il titolo con V. Virni. Il match di spareggio che ne conseguì a Tashkent decretò la vittoria del giocatore di Charkov che divenne la sua bestia nera. Terminò così, da secondo, la sua avventura ai tornei giovanili , quando nel 1979 già iniziò a seminare il panico nella massima divisione, conquistando una bellissima medaglia di bronzo al campionato sovietico tenutosi ad Odessa. In quell’occasione gli fu assegnata la nomina per il titolo di Grande Maestro Internazionale. Nel 1983 – 84 – 85 si confermò campione degli Urss, ma fu nell’autunno del 1986 che ricevette la consacrazione mondiale. Con un bottino di 28 punti su 38 conquistò a Groningen (Olanda) il titolo di Campione del Mondo. L’anno successivo difese il suo titolo in un incontro giocato nella fredda Irkutsk contro il fuoriclasse Anatòli Gantwarg, nel quale ne uscì vincitore, tenendosi stretto dunque per la seconda volta consecutiva il titolo iridato. Dopo questa eccezionale affermazione però la sua carriera damistica si è praticamente interrotta, eccezione fatta per una vittoria al torneo internazionale di Minsk del 1992 e qualche sporadica apparizione al campionato per club olandese negli anni seguenti. Attualmente vive e lavora in Germania con la sua famiglia. Damisticamente parlano, Dibman, è stato un giocatore determinante per lo sviluppo della teoria della dama internazionale con le sue idee strategiche che hanno concretamente contribuito alla formazione di molti damisti, tanto che il più volte campione mondiale Ton Sijbrands ha definito recentemente Dibman come il più grande damista di tutti i tempi. Vediamo infine un bel finale tratto dal famoso libro specializzato nei finali della dama italiana, denominato “Maccagni” dove il bianco muove e vince. (Soluzione: 04-08 03-07 10-06 16-20 06-02 20-15 02-06 14-19 06-03 07-12 22-27 12-16 27-23 19-22 23-19 B.V.)

venerdì 7 gennaio 2011

Dal M.V. del 05.01.2011

Nicola Fiabane, il veneziano terribile

L’impressionante carriera damistica del giovane Nicola Fiabane, ora trentaseienne, cominciò ovvero ricevette la svolta definitiva a Burano nel 1989, ai campionati italiani di dama italiana. Nella gara in questione, il gruppo dei maestri risultò in numero dispari, quindi mancò un giocatore per evitare il classico rimedio del riposo con i due punti ciascuno. Si iniziò a cercare un volontario (allora il regolamento lo permetteva) che osasse gareggiare nella categoria superiore. Ne uscì un ragazzino, appena iscrittosi alla categoria Regionale. Disse di essere disposto a giocare con i maestri. Più di qualcuno lo guardò storto, ma lui, zitto zitto, vinse contro tutti e si portò a casa il titolo. Pochi di loro prima di allora seppero chi fosse o come si chiamasse, ma dal 1989 tutti scopersero il suo nome, Nicola Fiabane di anni 14 divenne il nuovo campione italiano assoluto. Impressionante, non esistette altro aggettivo più appropriato per descrivere la carriera damistica del nuovo numero uno del damismo italiano. Fiabane, nato il 3 febbraio 1975 fu, ed ancora oggi detiene questo primato, il più giovane campione della storia. Mosse i primi passi ovvero mosse i primi pezzi per parlare in gergo, tra le mura di casa, come spesso accade per molti. Iniziò quindi a giocare le prime partitelle a soli sei anni, finchè il 13 marzo 1988 prese parte alla sua prima gara, il campionato provinciale veneziano, nella località di Burano, ottenendo un subito brillante quarto posto. Una settimana più tardi si presentò alla famosa gara di Santa Giustina, in provincia di Belluno, e collezionò il suo primo successo. Successivamente vinse anche al torneo di Bovo, gara interregionale di Burano, e due settimane più tardi fu già a Savona per disputare il campionato italiano ragazzi, che vinse superando tutti nettamente. Oramai tutti capirono che il ragazzo avrebbe fatto strada. Fu denominato “il veneziano terribile”, in quanto capace di vittorie su vittorie, una dietro all’altra, una macchina perfetta, che non s’inceppò mai. Infatti a soli undici mesi dalla data del suo esordio, diventò appunto campione italiano assoluto. Il ragazzo delle meraviglie promise bene sin dall’inizio, dotato di una teoria ed una tecnica perfette, capace a far impallidire anche i più esperti grandi maestri di allora. A quanti chiedessero quale fosse il suo segreto, egli rispose sempre la stessa cosa: “avere solo la dama in testa e niente altro”. “di solito, proseguiva, al pomeriggio studio e faccio i compiti fino alle otto, poi ceno e fino alle 22.30 studio la dama, a casa, sui libri e sulla damiera. Non ho altri hobby, per potermi concentrare meglio ho persino staccato il cavo della tv per non distrarmi” Il campionissimo Nicola, rimase ai vertici della dama italiana fino al 1996, data in cui, dopo aver conquistato il terzo titolo italiano decise di abbandonare la carriera agonistica a soli 21 anni. Ovviamente l’età pretendeva giustamente altre esigenze di vita, di lavoro e di responsabilità, che giudiziosamente sono state ascoltate. Non sia mai che prima o poi possa riprendere il percorso là dove è stato interrotto. Di certo sarebbe un grande rientro per tutta la federazione italiana, e per l’agonismo in generale. Vediamo infine un bel finale tratto dal libro “Maccagni” dove il bianco muove e vince. (Soluzione: 13-10 25-21 26-22 21-26 10-05 26x19 06-10 14-18 10-06 01x10 06x15 B.V.)

martedì 4 gennaio 2011

Buon anno!


Dal M.V. del 29.12.2010

"I bambini devono giocare a dama"

Lo slogan “i bambini devono giocare a dama” non è un esortazione al gioco o l’incoraggiamento di un appassionato di dama che vuole divulgare questo sport, ma una dichiarazione fatta in una conferenza stampa di quasi 40 anni fa (estate del 1970) dal prof. Carlo Sirtori, l’ allora direttore dell'Istituto Gaslini di Genova e presidente della Fondazione Carlo Erba di Milano. Il fatto che siano passati così tanti anni non cambia il valore delle affermazioni dello scienziato. Disse tra l'altro Sirtori: "Lo studio della personalità ci permette di affermare che il gioco della dama è un ottimo mezzo per valutare lo sviluppo mentale dei bambini. Da analisi statistiche risulta che a 5-6 anni un bimbo normalmente sviluppato dal punto di vista intellettuale, psichico e fisico, è in grado di giocare a dama. Un gioco che egli accetta e poi desidera perché gli dà anche il senso delle prime competizioni, delle prime vittorie, del diventare forte, autoritario. La dama quindi, è un mezzo semplice e sicuro per giudicare i nostri bimbi, una specie di test globale." Ora poiché si conoscono perfettamente i vantaggi che questo “sport del cervello” apporta a coloro che lo praticano rimane il dubbio del perché non venga data quindi la massima diffusione anche nelle scuole, contrariamente a quanto avviene in altri paesi. Bisogna comunque dire che più qualcosa si è fatto, da parte della Federazione Italiana Dama, in collaborazione anche con i dirigenti scolastici, per poi passare ai famosi giochi giovanili che senza dubbio sono un primo passo importante verso questa apertura. Proprio attraverso queste manifestazioni si è potuto avvicinare persone che oggi primeggiano anche nelle migliori categorie, ma la strada da percorrere è ancora lunga e tortuosa. Vediamo infatti nel consueto diagramma la posizione chiave della partita analizzata in seguito, giocata proprio nel corso delle ultime edizioni dei Giochi Sportivi Studenteschi, tra due dei più promettenti ragazzi che la Federazione ha avuto il piacere di coinvolgere. Ecco appunto la simpatica combinazione accorsa che scaturisce dall’apertura 49 proseguendo con una variante inconsueta che si discosta dalla moderna teoria. La Partita: 22-19, 11-14;24-20, 9-13; 20-15, 13-18; 21-17, 12-16; classico impianto che conduce a partite assai complicate conosciute come “simmetriche o di “groppo” poiché il nero esegue simmetricamente le mosse del suo avversario. Generalmente in queste partite sono favorevoli al secondo giocatore fino al centro partita ma generalmente nel pre - finale la situazione si capovolge, 28-24, 5-9; 26-21, 7-11 ecco che qui il nero anziché proseguire con la simmetrica 7-12 sceglie di effettuare questo attacco; ora il bianco anziché rispondere con la consueta copertura 24-20(A) accetta il cambio con 31-28, 11x20; 24x15, 2- 5, 28-24; 4-7?? (errore decisivo vedere schema). Alla posizione diagrammata il bianco esegue un simpatico tiro 17-13, 10x26; 29x13, 9x18; 19x10, 6x13; 15-12, 8x15; 23-20, 16x23; 27x4, con finale favorevole al Bianco. A) 24-20, 4-7; 32-28, 2-5; 28-24, 9-13; 29-26, 7-12; 27-22, 18x27; 31x22, 13-18; 22x13, 5-9; 30-27, 9x18; 26-22, 1-5; 22x13, 5-9; 21-18, 14x21; 25x18, 10-14; 19x10, 12x28; 20-15, 11x20; 24x15, 28-31; 15-11, 31x22; 11x2, 22-19; 2-6, 19-14, 10-5, 14x21; Patta.

Dal M.V. del 22.12.2010

I verdetti della stagione

L’anno sta pian piano volgendo al termine e con esso anche la stagione agonistica si è ufficialmente messa a riposo per le feste e le celebrazioni natalizie. Questo 2010 è stato per quanto riguarda la nostra regione, ricco di novità operative e soddisfazioni dal punto di vista organizzativo e strutturale, che assieme alle pure prestazioni sportive di tutto rispetto, hanno dato buona luce al movimento damistico friulano agli occhi sia della Federazione Italiana Dama, sia nei riguardi dei damisti di tutta la penisola, isole comprese. Iniziando per ordine cronologico, la prima gara di rilievo da ricordare, sempre per quanto concerne il Friuli Venezia Giulia, è il campionato regionale di dama italiana svoltosi a Trieste. Ebbene, dopo 40 anni il titolo di campione assoluto approdò a Tolmezzo, grazie alle prodezze del proprio massimo rappresentante, il Candidato Maestro Andrea Candoni di Tolmezzo, nonché consigliere federale. Poco più tardi a Tolmezzo, si svolsero i campionati regionali di dama internazionale, dove per doverosa “par condicio” si aggiudicò il titolo il Grande Maestro Nazionale Sergio Specogna di Trieste. Per quanto riguarda il regionale a squadre invece, dopo quattro anni di dominio tolmezzino la squadra di Trieste riconquistò a Pordenone il titolo, grazie alla bravura ed all’esperienza dei vari G.M.° Sergio Specogna, C.M.° Sergio Pastrovicchio ed al M° Otello Affatati. Nel contempo dopo innumerevoli gare e tornei nazionali si arrivò ai veri e propri traguardi importanti, come i campionati nazionali. Il primo di questi fu il campionato a squadre di dama internazionale, dove la formazione di Torino, composta da Aboubacar Sadikh Diop, Luca Iacovelli e Loris Milanese, vinse il titolo tricolore. Malgrado queste grandi performance, ai campionati individuali di Venzone (UD), nessuno di essi riuscì ad impensierire il Grande Maestro Walter Raimondi, che in Provincia di Udine conquistò il suo ottavo titolo. Nel contempo per la specialità all’italiana, Livorno impose in Sicilia il proprio strapotere, vincendo il tricolore. Sempre nella medesima disciplina, ma nella modalità individuale, fu ancora il Grande Maestro Mario Fero ad avere la meglio, confermandosi per la sesta volta campione italiano assoluto. Da quest’anno inoltre si sono svolti i campionati italiani di dama inglese, novità che ha suscitato subito entusiasmato gli appassionati, in quando questa disciplina offre la possibilità di espatriare oltre oceano e giocarsi persino i campionati del mondo. Giustappunto, la storia recente ci ricorda come in un’impresa memorabile, il Grande Maestro Michele Borghetti di Livorno, il mese scorso volò a Dublino e lasciando tutti a bocca aperta per la propria genialità, sbaragliò la concorrenza, conquistando il diritto a giocarsi il prossimo mese di marzo 2011 il match per il titolo mondiale, contro il pluricampione statunitense Moiseyev. Questa è di certo l’impresa più importante di tutta la storia della Federazione. Rimanendo dunque a livello internazionale, si ricordano le vittorie italiane alle quattro nazioni in Rep. Ceca, coronata del terzo posto alla Millenium Cup di Claudio Ciampi. Ottimi risultati anche per la nazionale under 25 e per il maestro triestino Luca Lorusso agli europei in Polonia. Vediamo infine il primo di una serie di analisi sui finali, tratti dal famoso libro “Maccagni”, dove il bianco muove e vince con una raffinata strategia. (Soluzione: 25-21 07-11 22-18 14-19 18-13 10x26 29x06 B.V.)