giovedì 20 gennaio 2011

Dal M.V. del 12.01.2011

Alexander Dibman tra i grandi del damismo mondiale

Correva il 1975 quando il dodicenne Alexander “Sasha” Dibman si recò al palazzo dei pionieri di Leningrado, l’attuale San Pietroburgo, per occuparsi di scacchi. Era però capitato per caso nelle mani del famoso trainer damistico S. Manshin, il quale, lo avviò anche controvoglia nel mondo damistico, e che in seguito fu l’artefice del miracoloso destino sportivo del ragazzo. Infatti, poco più tardi nell’arco di una sola stagione, a Leningrado, già si era diffusa la voce che una nuova stella era nata. Il piccolo Sasha era già diventato Maestro, bruciando le tappe grazie ad una serie di straordinari piazzamenti, che tra i quali si ricordano il primo ax equo al campionato Urss Giovani del 1977 e dal 1978 al 1980 il medesimo risultato spartendosi prima il titolo con A. Baljakine e poi con E. Watoetin. Il 1980 segna il suo ingesso nell’arena internazionale partecipando al campionato del mondo Juniores svoltosi in Olanda a De-Ljr, terminando un solo punto dietro alle spalle del vincitore. L’anno seguente in una analoga competizione tra giocatori sovietici condivise il titolo con V. Virni. Il match di spareggio che ne conseguì a Tashkent decretò la vittoria del giocatore di Charkov che divenne la sua bestia nera. Terminò così, da secondo, la sua avventura ai tornei giovanili , quando nel 1979 già iniziò a seminare il panico nella massima divisione, conquistando una bellissima medaglia di bronzo al campionato sovietico tenutosi ad Odessa. In quell’occasione gli fu assegnata la nomina per il titolo di Grande Maestro Internazionale. Nel 1983 – 84 – 85 si confermò campione degli Urss, ma fu nell’autunno del 1986 che ricevette la consacrazione mondiale. Con un bottino di 28 punti su 38 conquistò a Groningen (Olanda) il titolo di Campione del Mondo. L’anno successivo difese il suo titolo in un incontro giocato nella fredda Irkutsk contro il fuoriclasse Anatòli Gantwarg, nel quale ne uscì vincitore, tenendosi stretto dunque per la seconda volta consecutiva il titolo iridato. Dopo questa eccezionale affermazione però la sua carriera damistica si è praticamente interrotta, eccezione fatta per una vittoria al torneo internazionale di Minsk del 1992 e qualche sporadica apparizione al campionato per club olandese negli anni seguenti. Attualmente vive e lavora in Germania con la sua famiglia. Damisticamente parlano, Dibman, è stato un giocatore determinante per lo sviluppo della teoria della dama internazionale con le sue idee strategiche che hanno concretamente contribuito alla formazione di molti damisti, tanto che il più volte campione mondiale Ton Sijbrands ha definito recentemente Dibman come il più grande damista di tutti i tempi. Vediamo infine un bel finale tratto dal famoso libro specializzato nei finali della dama italiana, denominato “Maccagni” dove il bianco muove e vince. (Soluzione: 04-08 03-07 10-06 16-20 06-02 20-15 02-06 14-19 06-03 07-12 22-27 12-16 27-23 19-22 23-19 B.V.)

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